La guerra dei russi

Le guerre sono sempre motivate dal denaro ma spesso fanno perdere denaro invece di guadagnare qualcosa.

La guerra contro l’Ucraina ha prodotto immediatamente il rialzo dei prezzi del petrolio sia russo che il rialzo del prezzo del gas e di tutte le materie prime.

Forse era l’effetto voluto dal governo russo per poter avere subito maggiori risorse , tuttavia ha prodotto allo stesso tempo una reazione che avrà conseguenze catastrofiche per il loro paese:

L’Unione Europea ha deciso di abbandonare il gas russo e raggiungere l’autonomia energetica per non dover dipendere da altri paesi e questo fatto porterà all’annullamento dei contratti per la fornitura di materie prime con la Russia.

La logica dei confini e della geo-politica poteva andare bene nel secolo scorso ma oggigiorno vi sono logiche differenti basate sulla cooperazione e interdipendenza e non vi é spazio per chi non vuole sottostare alle regole e vuole emergere in modo violento.

Questo atteggiamento si traduce nell’isolamento e crisi economica, i paesi arabi non si sono schierati contro la Russia unicamente perché il rialzo di prezzo del petrolio fa comodo a tutti al momento anche se Putin nel corso del suo mandato ha massacrato migliaia di persone innocenti dalla Cecenia all’Afganistan , ora anche in Ucraina tutto passa in secondo piano davanti al denaro.

Ma é questione di tempo, e non sembra possibile che un uomo solo possa decidere una guerra, evidentemente tutto il governo, l’oligarchia e le elites militari hanno appoggiato questa guerra per denaro e per incapacità accecati da una visione vecchia del mondo degna dei tempi di Stalin.

Oggi invece nel loro delirio di onnipotenza i nipoti degli Zar attaccano i loro cugini in nome del denaro motivando la loro barbarie con stupidi discorsi sulla loro insicurezza (forse di guadagno?)

Ma insicurezza da cosa? Se avevano paura della Nato potevano cercare di entrarvi per primi per spostare l’asse e le decisioni a proprio favore, togliendo l’egemonia agli Stati Uniti, ovviamente contribuendo alle spese.

La realtà é ben diversa e si basa su un calcolo economico probabilmente molto approssimativo che non tiene conto delle stragi e delle conseguenze che ci saranno a tutti i livelli .

L’epilogo potrebbe essere una pace scontata nella quale l’Ucraina dovrà piegare il capo prima di potersi risollevare per entrare in Europa a testa alta.

Sicuramente la Russia avrà molto da perdere nel lungo periodo, potendo contare solo su pochi sostenitori come la Corea del Nord e molto limitatamente l’Iran.

Questa guerra é costata molto anche all’Europa che ha dovuto rinunciare alle esportazioni verso la Russia e ha dovuto sostenere finanziariamente l’Ucraina per difendersi dall’invasione.

Nel frattempo come volevasi dimostrare i prezzi del gas sono crollati e dai 300 euro al megawatt sono scesi a circa 90 consentendo l’accesso a molti altri fornitori disponibili .

A circa un anno dall’inizio della guerra i risultati sono disastrosi più per la Russia che per l’Ucraina, sembra una sorta di Vietnam russo dove nessuno potrà mai vincere.

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